Leggere: un dono senza prezzo

Libro apertoOggi è la festa del papà e il mio dono per festeggiare questa ricorrenza sarà un ricordo.
Mio padre ha fatto, molti anni fa, un grande regalo a me e a mia sorella: la passione per la lettura.

C’è un ricordo in particolare che mi fa ancora sorridere.
Quando ancora andavo a scuola, spesso i miei libri di testo sparivano e io sapevo dove trovarli: sul comodino di mio padre.
Non riusciva a resistere alla tentazione di tuffarsi in una nuova lettura e “rubava” i nostri libri, per scoprire nuove storie, nuove invenzioni, nuove notizie.

Ha trasmesso a me a mia sorella lo stesso desiderio di aprire le pagine di un libro e cercare l’avventura, i viaggi, le scoperte.
Leggere è un dono prezioso, inestimabile, davvero senza prezzo.
“Chi legge vive molte vite”, questa frase come un tormentone compare spesso sui social e ogni volta mi fa riflettere.

Voi direte ma con tutte le possibilità che ci offre oggi la rete e la tecnologia in generale, ancora si parla di leggere?

E io rispondo sì, bisogna leggere, se si vuole ancora scoprire il mondo, se si vogliono vivere i sogni degli altri per entrare in empatia con loro o semplicemente se vogliamo dare corpo ai nostri sogni e alle nostre fantasie.

Leggere ci fa sorvolare mondi sconosciuti, mondi invisibili o addirittura inesistenti, ma ci consente anche di superare i pregiudizi, di ragionare con la nostra testa (e oggi ne abbiamo più bisogno che mai). Ci permette di sentirci meno soli con i nostri problemi e magari ci aiuta ad affrontarli.

Leggere ci restituisce dignità e libertà, ma soprattutto ci apre il cuore e ci fa sentire vivi.
Per cui, oggi, per la festa del papà vi consiglio caldamente: festeggiate regalando un libro.

1° Appuntamento con il giallo: Presagio mortale

cover Presagio mortaleParigi.
Durante una mostra di Aline Fournier dedicata a tre serial killer, Constance Bernard, famosa medium, preannuncia la morte della pittrice come l’inizio di una serie di delitti per mano degli spiriti.

Mentre la profezia si avvera con il primo omicidio, un gruppo di inafferrabili rapinatori mette a segno colpi in diverse gioiellerie.
Il commissario Lambert indaga, aiutato dal “professore”, Edmond A. Picard, astuto criminologo.

Riusciranno insieme a districare l’elaborata tela dell’assassino, mentre ombre dal passato tornano nella vita di Edmond a turbare il presente e le sue indagini?

Estate tempo di letture, tempo di novità!

ragazza legge seduta su un prato

Estate.

Tempo di relax, di avventure, di sole, di mare o di montagna, ma anche di città; tempo di vacanze e di lettura.

Vi proponiamo una serie di gialli di prossima uscita che vi terranno compagnia perché dovunque siate o dovunque andiate portiate un libro con voi, non ve ne pentirete…

I prossimi giorni, la prima uscita.

Leggere in epoca digitale: un’ode all’amico libro e al suo omologo ebook

Kindle leggere
… e al suo fratello digitale

Io e mia sorella ci stiamo autopubblicando e il nostro mondo è cambiato radicalmente: al posto dei libri ci sono gli ebook, invece dei caratteri stampati ci sono i bit, le librerie si sono tramutate in store, ma questo non significa che non apprezziamo più il profumo della carta, che non riusciamo a godere del piacere che si prova nello sfiorare le pagine stampate, ma riteniamo che i libri possano assumere anche forme diverse ed essere composti e visualizzati in modo diverso.

Il piacere di leggere non cambia, i libri virtuali sono in grado di far sognare, sperare, gioire e piangere, proprio come i loro fratelli negli scaffali.

Spesso mi chiedo che cosa avrebbe potuto fare Dante se avesse avuto un computer…

Ladro di libri: breve, ma significativa, riflessione sulla lettura

Ho scoperto per caso una vecchia notizia de “la Repubblica” che mi ha colpito e che credo meriti una riflessione.

L’Aquila – Condannato a leggere per aver rubato dei libri

Un diciassettenne di Pescara era stato scoperto a rubare dei volumi molto rari presso un antiquario.
La singolarità della notizia non riguarda il furto, quindi, la colpa del ragazzo, ma la particolarità della punizione comminata dal giudice che ha obbligato il giovane a leggere quattro libri, applicando una specie di legge del contrappasso.

Il giudice ne ha scelti due: Marcovaldo di Italo Calvino e Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern.

Leggere è sempre una sana abitudine e credo sia un’ottima cura per la salute della mente.

Inoltre, questa punizione si spera abbia fatto riflettere il giovane sul fatto che i libri sono degli oggetti preziosi e quanti di voi non si sono chiesti almeno una volta rigirando un libro tra le mani, se non fosse stato il libro a scegliere il suo lettore, piuttosto che il lettore a scegliere il libro.

Non bisogna mai sottovalutare il potere dei libri…

Classici che passione: “un incontro letterario” da cui nasce una storia

pila di libri con occhiali
Umiliati e offesi di Fedor Dostoevskij

In un mondo in cui l’attenzione alle persone, quelle vere, non quelle di celluloide o dietro ad un schermo lontano, diventa sempre più labile e addirittura inconsueta, ho intenzione di soffermarmi su un “incontro letterario” fra due soggetti, fondamentale per la nascita e lo sviluppo di una storia.

L’inizio del libro di Dostoevskij è davvero singolare.
Il narratore, Vania che è anche uno scrittore, dopo aver vagato per una giornata intera, semifebbricitante e stanco, nota dalla parte opposta della strada un uomo anziano con un cane e subito prova una sensazione penosa che gli fa stringere il cuore.
I due soggetti sono talmente bizzarri che Vania non può fare a meno di seguirli, attratto morbosamente da loro.

Mentre segue i due viandanti li descrive minuziosamente chiedendosi al contempo quali siano i pensieri di quell’uomo così strano.
Attraverso le accurate descrizioni del narratore e seguendolo mentre percorre le strade, alle calcagna del vecchio e del suo cane, entriamo nella storia e piano piano scopriamo come la vita dei diversi personaggi del romanzo, che conosceremo a breve, siano collegate a queste due curiose figure.

L’inizio e la fine del romanzo sono quasi speculari: nell’epilogo si tornerà a parlare del vecchio e del suo cane, creando quasi un effetto circolare e spiegando alla fine perché quell’incontro iniziale fosse stato così importante per l’economia della storia.

L’attenzione morbosa del narratore dostoevskiano ha richiamato alla mia memoria un altro “narratore-investigatore”, convalescente, quindi, anche lui come Vania in uno stato particolare della coscienza, che insegue per tutta Londra un misterioso individuo, anch’esso anziano e indubbiamente bizzarro.
Il racconto è “The man of the crowd” (L’uomo della folla) di Edgar Allan Poe e la somiglianza fra le due situazioni è davvero impressionante anche se gli esiti delle due storie sono molto diversi.

Lascio alla vostra curiosità ed intraprendenza il compito di approfondire le similitudini e le differenze di queste due avvincenti storie che meritano sicuramente di essere lette.

Un’estate incantata racchiusa nel libro di Ray Bradbury

soffione

L’estate sta finendo recitava un tormentone estivo…

Io, però, preferisco pensare ad un’estate un po’ diversa e particolare, un’estate incantata, quella descritta da Ray Bradbury nel suo omonimo libro che tradotto in italiano letteralmente sarebbe stato “Vino di dente di leone” (Wine Dandelion).

Mentre assaporiamo gli ultimi “sorsi” di questa estate 2012, la mia mente rincorre gli istanti quotidiani immortalati da questo scrittore indimenticabile.
Istanti magici che ci conducono per mano dentro un mondo, per certi aspetti, incontaminato.

Dove un profumo, un colore o il mistero indefinito di un suono ci fanno riscoprire di essere vivi.

Dove un paio di semplici scarpe da tennis possono essere “silenziose come la pioggia che cade sui marciapiedi” e indossarle fa la differenza tra il restare inchiodati a terra e volare liberi, di quella “libertà tutta speciale che si prova d’estate quando ci si tolgono le scarpe e si va a piedi nudi nell’erba”.

Dove una macchinetta da Luna Park: la Strega dei Tarocchi, diventa un personaggio reale, se dei ragazzi la vedono così.

Dove spazio e tempo possono essere annullati.

Dove la registrazione minuziosa e in un certo modo “scientifica” di tutti i “riti”, vecchi e nuovi dell’estate, fatta dal più giovane dei due protagonisti principali, rappresenta un tentativo fanciullesco di dare un senso alla vita, di delinearla e racchiuderla in dei numeri “magici”.

Dove, infine, l’amore abbatte qualunque confine e si fa essenza pura, diventando gioco di pensiero e sogno e in questo modo consente a due anime molto diverse di sfiorarsi e mutare per sempre l’uno la vita dell’altro…