Meccanismi che catturano l’attenzione: storie parallele

meccanismi che catturano attenzione storie parallele

Sto seguendo delle serie su Amazon Prime e sono rimasta colpita per come riescono a trascinare gli spettatori dentro la storia.
Ovviamente, queste narrazioni sono costruite proprio con questo intento e sfruttano abili meccanismi congegnati ad arte per catturare l’attenzione, ed è interessante studiare tali meccanismi, analizzandone ogni elemento che li compone.

Un interessante congegno – permettetemi di chiamarlo così – è lo svolgersi di più situazioni in contemporanea che è normale prassi anche nei libri.

Ma quanti di voi si sono soffermati a cercare di comprendere questi abili meccanismi?

In storie congegnate come queste troviamo dei personaggi “trainanti” che portano avanti una loro situazione.
Questi protagonisti o co-protagonisti vengono prima di tutto presentati, poi si passa a descrivere la loro vita e infine si introduce un elemento di rottura: un ostacolo, un pericolo imminente e poi si blocca la situazione per passare a un altro personaggio e alla sua realtà, contemporanea a quella appena mostrata.

A volte, nelle situazioni cui assistiamo, i personaggi hanno delle intuizioni, dei sospetti o ci sono delle indagini che conducono a probabili conclusioni che vengono, però, il più delle volte lasciate in sospeso, lasciando immaginare a quali implicazioni potrebbero portare se uno o più degli altri personaggi venissero a conoscenza di quei fatti o supposizioni.

Veniamo quindi trascinati nella storia e poi spintonati qua e là alla ricerca di risposte, mentre le situazioni vissute da ognuno dei personaggi chiave si svolgono parallelamente l’una all’altra oppure si collegano o si incastrano per una fase o più, si separano di nuovo, e a ognuna di queste “svolte” producono nuovi dubbi e nuove ipotesi.

Il ritmo della narrazione è quasi sempre serrato e teso, a parte qualche situazione di stasi: pause che hanno come unico scopo quello di farci riprendere fiato per poi ritrovarsi con più slancio ad affrontare nuovi problemi, nuove situazioni incalzanti e pericolose.

Il meccanismo di spostamento ci costringe a porci sempre nuove domande e qui, sta in effetti, tutto il succo della questione: nelle domande.

Siamo per natura portati a cercare risposte sia nella vita di ogni giorno sia quando guardiamo una fiction ben costruita.

Il trucco è proprio questo: per tenere desto l’interesse di spettatori o lettori, è necessario costringerli a farsi delle domande.
Ovviamente, le risposte saremo noi a fornirle, alla fine della storia, ma in questa fase non dovremo deludere le aspettative, piuttosto confermarle o meglio ancora depistarle e poi, alla fine, sorprendere sia chi guarda sia chi legge.