“Stille Nacht”: la notte silenziosa cantata in tutto il mondo

Stille Nacht la notte silenziosa cantata in tutto il mondo

Stille Nacht o Silent Night o Astro del Ciel è considerata la canzone simbolo del Natale. Originaria dell’Austria è arrivata in tutto il mondo e quando le sue note risuonano nell’aria, cantate da un solista o da un coro, si sente nell’aria la festa. Si sente che è arrivato Natale.

Stille Nacht, heilige Nacht è uno fra i più famosi canti di Natale al mondo: conta traduzioni in più di 300 lingue e dialetti.
Per conoscere la sua storia bisogna risalire al 1816, quando Joseph Mohr (1792-1848), prete salisburghese, all’epoca assistente parrocchiale nella chiesa di Mariapfarr (Lungau, regione di Salisburgo), mise per iscritto le parole di questa commovente canzone, in attesa di trovare chi fosse in grado di musicarle.

Devono trascorrere due anni prima che si verifichi il felice incontro tra testo e musica. Il compositore che rivestì di note il testo di Mohr fu Franz Xaver Gruber (1787-1863), maestro elementare ad Arnsdorf e organista a Oberndorf, il quale compose di getto la musica per questa canzone.

Nel 1816, ancora priva di musica, Stille Nacht fu semplicemente recitata. Mohr aveva scritto quelle parole ispirate per dare conforto e un barlume di speranza alla popolazione, provata dalle recenti guerre napoleoniche e dalla miseria che ne era derivata.
Finalmente, nel 1818, il giorno della vigilia di Natale, i versi di Stille Nacht furono anche cantati.

Fu lo stesso Mohr a chiedere a Gruber di mettere in musica le sue parole, per due voci soliste, coro e chitarra. Ciò avvenne il 24 dicembre del 1818, la partitura fu stesa rapidamente e il paroliere la approvò immediatamente.
Sembra che la richiesta di questa composizione fosse avanzata al musicista in quanto l’organo della chiesa di San Nicola era guasto e impossibile da sistemare in breve tempo, questo fatto giustificava anche la scelta della chitarra come accompagnamento.

Quindi, la prima esecuzione pubblica in assoluto di Stille Nacht ebbe luogo la notte del 24 dicembre 1818, durante la Messa di Natale, nella chiesa di San Nicola a Oberndorf, presso Salisburgo.
La canzone natalizia fu suonata e cantata dai due autori: Mohr cantò la parte del tenore, mentre suonava la chitarra; Gruber eseguì la parte del basso.

Musica e testo furono raccolti da un fabbricante di organi della Zillertal (la maggiore tra le valli laterali della Inntal, nel Tirolo austriaco), Karl Mauracher (1789-1844), che li portò con sé in Tirolo, dove si diffusero rapidamente.
Tutti gli anni, dalla regione dello Zillertal, molte persone si spostavano per vendere nei paesi vicini i prodotti dell’artigianato locale e da quel momento, fecero viaggiare anche la musica e le parole di Stille Nacht.
In particolare, due famiglie, Strasser e Rainer, diffusero la melodia di Gruber in tutta Europa e poi, nel mondo.

Attualmente, è una delle più celebri canzoni natalizie: più di due miliardi persone la conoscono.
Nel 2018, anno cui ricorreva il bicentenario della nascita di Stille Nacht, in Austria sono stati programmati una serie di eventi: una mostra regionale che coinvolgeva 13 località (collegate ai luoghi dove presero vita i versi e dove fu scritta la musica, ma anche dove insegnò Gruber, dove morì e fu sepolto); l’inaugurazione di alcuni musei dedicati al canto; un musical, in lingua inglese composto da John Cardon Debney (1956; compositore e direttore d’orchestra statunitense).

La versione italiana di Stille Nacht è Astro del ciel, pur in una veste diversa, questa emozionante canzone non manca mai di risuonare durante le feste natalizie e di commuovere il pubblico, dovunque sia eseguita, nei luoghi di culto ma anche nelle sale concerto durante il periodo natalizio.
Il testo italiano non è una traduzione di quello tedesco, ma è originale, scritto dal prete bergamasco, Angelo Meli (1901-1970).

Testo originale in tedesco

Stille Nacht! Heilige Nacht!
Alles schläft; einsam wacht
Nur das traute hochheilige Paar.
Holder Knab´ im lockigen Haar,
Schlafe in himmlischer Ruh!
Schlafe in himmlischer Ruh!

Stille Nacht! Heilige Nacht!
Gottes Sohn! O wie lacht
Lieb´ aus deinem göttlichen Mund,
Da uns schlägt die rettende Stund´,
Jesus in deiner Geburt!
Jesus in deiner Geburt!

Stille Nacht! Heilige Nacht!
Die der Welt Heil gebracht,
Aus des Himmels goldenen Höhn
Uns der Gnaden Fülle läßt seh´n
Jesum in Menschengestalt,
Jesum in Menschengestalt

Stille Nacht! Heilige Nacht!
Wo sich heut’ alle Macht
Väterlicher Liebe ergoss

Und als Bruder huldvoll umschloss
Jesus die Völker der Welt,
Jesus die Völker der Welt.


Stille Nacht! Heilige Nacht!
Lange schon uns bedacht,
Als der Herr vom Grimme befreit,
In der Väter urgrauer Zeit
Aller Welt Schonung verhieß,
Aller Welt Schonung verhieß.

Stille Nacht! Heilige Nacht!
Hirten erst kundgemacht
Durch der Engel Alleluja.
Tönt es laut bei Ferne und Nah:
Jesus, der Retter ist da!
Jesus, der Retter ist da!


Auguri a tutti voi di cuore, che il Natale vi porti gioia e tanta serenità.
Buon ascolto!

Buon Natale!

Buon Natale

Buon Natale a chi si sente solo
e a chi per la gioia prende il volo.
Auguri a chi ha vinto e a chi ha perso,
e a chi sente il suo cuore disperso.

Mille auguri a chi accoglie la magia
e a chi insegue la follia.
Auguri a chi scarta i regali in fretta
e a chi intona una strofetta.

Auguro serenità proprio a tutti:
a chi ha vissuto dei lutti
e a chi è sommerso dai flutti.

A tutti auguro di ritrovare
la gioia di abbracciare,
di lasciarsi contagiare
e di viver per amare.

Riflessioni e sogni, mentre il Natale si avvicina

Natale fiocco di neveQuesto periodo che conduce dritto al Natale e a un nuovo anno è per me un periodo di riflessione. Si tirano alcuni conti e si fanno progetti.

Quest’anno è addirittura speciale: è il mio primo Natale come scrittrice.
Dopo 16 anni dedicati alla grafica, e in seguito al mio licenziamento, ho deciso che l’hobby che porto avanti da anni: la scrittura, debba essere il mio nuovo e soddisfacente lavoro.

La vita ci stupisce con le sue svolte improvvise. Ci si sente spaesati a causa di cambiamenti repentini, ma l’importante è non arrendersi e ri-organizzarsi.

A volte certi cambiamenti ci aiutano a capire chi siamo veramente.

Al momento lavoro al progetto di riuscire a mantenermi con la scrittura, un progetto ambizioso, ma ho deciso di investire su me stessa e sulle mie possibilità.

Scrivere racchiude tutto quello che frammentariamente ho fatto finora: studiare, fare ricerche, leggere e infine mettere nero su bianco le immagini e le intuizioni che lentamente prendono forma e diventano un racconto.

Spero di riuscire nel mio intento e al momento auguro a tutti voi delle magnifiche feste e di poter raggiungere lungo la vostra strada i sogni che vi aspettano…

Parola del giorno: Pace

Colomba bianca simbolo pace

Pace, una parola controversa e bellissima.

In questi giorni la si avverte nell’aria, compare in molte canzoni legate al Natale e mai come in questo momento è oggetto di attenzione profonda.

Credo bisognerebbe riflettere un po’ sulla sua etimologia e su i significati che può assumere, considerarla con cura, in base a punti di vista e contesti diversi.

Può essere un relazionarsi sereno con gli altri, vivendo in armonia nel mondo e nella natura. Può essere una condizione interiore, ma per molti in questo momento incarna il desiderio profondo e intenso di non vivere più con il rischio opprimente della morte, per cui vi esorto a riflettere su questa parola, ad aprire un semplice dizionario per vedere ogni suo possibile significato.

Un piccolo prontuario per iniziare la ricerca:

Wikipedia
La pace è una condizione sociale, relazionale, politica (per estensione anche personale ovvero intraindividuale, o eventualmente legata ad altri contesti), caratterizzata dalla presenza di condivisa armonia e contemporanea assenza di tensioni e conflitti.

Treccani
Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno stato, di gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., sia all’esterno, con altri popoli, altri stati, altri gruppi.

A me piace pensare alla pace come a qualcosa che aiuta a sollevarsi da terra; una sensazione di leggerezza che rende l’animo appagato; uno stato in cui pensieri cupi e pesanti siano scacciati, come inutile zavorra che non siamo costretti a trasportare.

Il simbolo? Una colomba: mi piace pensare che la pace possa posarsi ovunque…

E voi, come ve la immaginate?

Natale è alle porte: auguri di Buone Feste!

Auguri Buone Feste

Un altro Natale, un altro albero e magari un altro presepe e noi, quanto siamo cambiati dall’ultimo Natale?

Quanti sogni che avevamo nel cassetto sono riusciti a prendere il volo e quanti se ne stanno ancora là, ad attendere la loro occasione?

Stelle, decorazioni, musiche di festa risuonano un po’ ovunque.

Io vi auguro di cogliere il meglio di questo Natale, la gioia sottile e la magia che avvolge la città, le piazze e le vetrine e soprattutto, vi auguro di vivere appieno lo spirito particolare di questa festa.

Lo so, pare sciocco e banale parlare di felicità e di gioia sotto le feste natalizie, sembra di fare eco ai banali e consunti slogan con cui le pubblicità ci bombardano.

Ma credetemi, mai come in questo momento abbiamo un disperato bisogno di aprire il cuore, di amare e accogliere e ricordate: non è mai troppo tardi per vivere il Natale ogni istante della nostra vita.

Auguri e siate molto, molto felici!

Il miglior augurio di Natale: ritrovare il vero spirito di questa festa

Albero di natale con neve

Quest’anno a Natale vorrei riassaporare la gioia e le sorprese dei miei primi Natali, quando l’attesa era colma di speranza e di felicità, quando la luce non era solo quella che illuminava gli alberi o le strade della città, ma era quella che portavo nel cuore.

Vorrei tornare ai sogni di quei giorni, alla semplice serenità delle ore che passavano, alla magia della neve dietro ai vetri.

Vorrei tornare all’amore che mi circondava e sospingeva invisibile i miei passi.

Vorrei far scorrere il calendario con la stessa trepidazione che mi animava nell’infanzia, quando il dolore non aveva ancora sfiorato né il cuore né i pensieri.

Non troverò mai questi doni sotto l’albero, ma so che posso cercarli dentro di me, recuperandoli intatti, laddove sono sempre stati: nel profondo dell’anima.

Auguro a tutti di incontrare per queste feste il vero spirito del Natale che non è certo quello reclamizzato nelle pubblicità…

Auguri di cuore a tutti